RECENSIONE: Crown of Midnight - Sarah J. Maas (Throne of Glass #2)



"Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Presto però Celaena dovrà preoccuparsi di qualcosa di più pericoloso dell'ira del sovrano. Nei sotterranei del castello cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno..."


§



Devo dire che questo secondo libro mi è piaciuto molto di più rispetto al primo. Ebbene sì.

Là dove il primo libro non mi aveva convinta, perché per gran parte del libro non succede assolutamente nulla, qui la Maas è riuscita a mischiare bene piattume, trama principale e sottotrame creando un ritmo unico per tutto il corso del libro. 

La trama inizia finalmente a muoversi anche politicamente. La presa di posizione di Celaena nei confronti del re non mi ha stupita, se devo essere onesta un po' me l'aspettavo. Quello che non mi sarei mai aspettata di trovare sono stati tutti i complotti orchestrati ai danni del re, di cui Celaena è una ignara pedina. Non vi anticipo altro perché è bello scoprire il tutto leggendolo poco alla volta, sappiate solo che sono andata in visibilio, adoro queste cose.

Oltre alle trame politiche, si iniziano a capire anche alcuni meccanismi interni alla corte che riguardano principalmente Dorian, Chaol e lo stesso re. Tutti questi dettagli, questi primi indizi, sono stati in grado di mettermi addosso una curiosità pazzesca e la voglia di andare avanti con la saga è tornata prepotentemente.

MA...

Nonostante mi sia piaciuto più del primo, ci sono state delle cose che proprio non mi sono andate giù. Cose che, nel complesso, possono sembrare delle bazzecole ma che comunque mi hanno fatto storcere il naso. Una a caso: la gestione delle ship, è una cosa che la Maas non è in grado di fare. Mi spiego: crea rapporti bellissimi tra i vari personaggi ma questi amori messi a caso, quando sarebbe stata meglio una pura e semplice amicizia proprio non mi vanno giù ed è una cosa che mi trascino dietro dal primo libro. (**Piccolo Spoiler** Sì, mi riferisco proprio alle coppie Celaena/Dorian e Celaena/Chaol).

Sono una forte sostenitrice di Chaol dal primo libro e ho sempre apprezzato il rapporto che si è creato con Celaena nel corso della storia. Mi piaceva proprio l'idea che in una corte così ostile, Celaena avesse una spalla amica oltre a Nehemia e, perché no, anche Dorian se non fosse successo quello che è successo. Fatta questa premessa, personalmente avrei preferito che la nostra issima protagonista non si legasse romanticamente a nessuno. Avrei preferito se avesse avuto un po' di tempo in più per rimettere insieme sé stessa, con tutti i drammi che l'hanno accompagnata fino all'uscita dalle miniere di Endovier, perché sono convinta che il suo personaggio abbia ancora una marea di strada da fare prima di essere IL personaggio chiave e forte di cui questa storia ha bisogno per prendere la svolta decisiva. Detto in maniera ancora più breve e sintetica: deve guarire e rimettersi in piedi da sola.

Anche se non sono uno spirito romantico, apprezzo comunque quel velo di romance in un fantasy a patto che sia scritto come si deve. Qui ho avuto la netta sensazione che fosse un contentino per chi sperava che l'amicizia tra Chaol e Celaena sfociasse in altro già dal primo libro. Diciamo che con la Maas a volte ho l'impressione che stia sacrificando la credibilità di un personaggio (Celaena in questo caso) a favore di una love story assolutamente non necessaria.

Un'altra piccola nota a sfavore è il finale della prima parte, in cui una cosa che avrebbe dovuto sconvolgermi mi ha lasciata quasi del tutto indifferente, quando invece avrei dovuto avere almeno una reazione che fosse shock, sgomento, dispiacere, rabbia... invece ho percepito il nulla assoluto. Non so se dipenda da un difetto di stile dell'autrice o un difetto della mia percezione del dramma.

Stessa cosa non posso dire per il finale che invece mi è piaciuto parecchio. 

Non è stato chissà qualche shock perché era una cosa che già si percepiva dall'inizio del libro. Quello che mi ha fatta rimanere a bocca aperta, mi ha fatto cadere le braccia ecc, è stato come questa rivelazione finale sia venuta allo scoperto e quali sono state poi effettivamente le reazioni di chi sapeva o ha saputo. Gli ultimi capitoli pongono decisamente delle basi più che interessanti per tutti i libri successivi e non vedo l'ora di leggerli!

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